Non è solo Stile: Cosa succede durante una Consulenza d’Immagine

Il Potere di Vedersi Davvero

Oggi vi racconto la storia di Nadia.

Ho conosciuto Nadia durante un percorso di Personal Branding

Il personal branding è il processo con cui una persona definisce, comunica e promuove la propria identità professionale in modo strategico, coerente e autentico, per distinguersi nel proprio settore e attrarre le opportunità giuste. In pratica, significa mettere in luce ciò che ti rende unico, credibile e riconoscibile agli occhi degli altri

Nadia è Co-Founder & CEO di Find Facility Net, una società specializzata in finanza agevolata e pianificazione strategica per le imprese.

Quando ho ricevuto l’incarico come consulente, la prima cosa che ho fatto è stata visitare il sito aziendale di Nadia.

Entro nella home, osservo con attenzione la pagina iniziale, scrollo qualche rotella del mouse verso il basso… e poi passo subito alla sua bio personale.

Perché?

Perché è lì che cerco il cuore del brand.

A proposito, lo sapete che le ricerche sui siti internet mostrano alcuni dati ricorrenti su ciò che attira di più l’attenzione degli utenti quando atterrano su un sito? Ecco cosa dicono le analisi più recenti:

📌 Le sezioni più viste in un sito web sono:

  • Above the fold (la parte visibile senza scrollare): È la zona più importante, qui si gioca la prima impressione.
    • Il titolo principale (headline), l’immagine di copertina e la call to action sono i punti caldi.
    • Gli utenti decidono in pochi secondi se restare o uscire.
  • Chi siamo / About: E’ tra le pagine piu’ visitate, specialmente per professionisti e brand personali.
    • Le persone vogliono sapere chi c’è dietro al sito, a cosa crede, che esperienza ha.
  • Servizi / Offerte: Gli utenti cercano cosa puoi fare per loro e come puoi risolvere un problema concreto.
    • Se il sito ha uno scopo commerciale, questa è una delle sezioni più consultate.
  • Contatti / Prenotazioni / Call to Action: Le pagine con form, numeri di telefono o pulsanti per agire (prenotare, comprare, scrivere) sono fondamentali.
    • Devono essere facili da trovare e molto visibili.
  • Blog / Risorse gratuite: Se curato bene, il blog aiuta il posizionamento SEO e attira utenti interessati a contenuti di valore.
    • Le guide, i PDF gratuiti, e-book o quiz sono molto cliccati.
  • Testimonianze / Recensioni: Aiutano a costruire fiducia.
    • Molti utenti le cercano prima di contattarti o acquistare.
  • Immagini e video:
    • I video esplicativi, i “dietro le quinte”, o le presentazioni personali aumentano il tempo di permanenza sul sito.

Altro dato carino e simpatico è questo:

  • Gli utenti leggono a “F”: iniziano da sinistra, scorrono orizzontalmente in alto, poi verticalmente sulla sinistra.
  • I bottoni colorati o evidenziati (CTA) ricevono più clic se sono ben contrastati e parlano chiaro (es. “Prenota la tua consulenza” vs “Scopri di più”).

Quindi posso ampiamente dire che sono un utente modello (hahahha) ho proprio eseguito alla lettera quello che le ricerche scrivono.

Bene dopo il momento Super Quark torniamo a noi.

Il “CHI SIAMO” c’era.

Come spesso accade c’erano i titoli, le competenze, i traguardi raggiunti. Il tono era formale, distaccato, quasi neutro, e l’immancabile fototessera di rito in giacca e maglia nera.

Ma mancava qualcosa: mancava l’essenza di Nadia.

Dal sorriso di quella foto, mi è bastato un secondo per capire che dietro quella CEO c’era una donna appassionata, concreta, carismatica. Una di quelle che sanno perfettamente dove vogliono portare la propria azienda — e i propri clienti.

Nadia ha un sorriso contagioso, occhi scuri, pelle chiara il giusto, e capelli biondi.

E nella foto della bio indovina un po’ quale colore indossava? Ovviamente l’immancabile Nero.

A quel punto il mio gufetto interiore (quello che si spegne quando vede troppo nero) è andato subito in letargo. Ma io no.  Io non mi scoraggio facilmente — anzi.

Ho una missione di vita da compiere:

Donare luce e colore alle personalità meravigliose degli imprenditori.

Tutto questo  per il potere di Grayskull, del Fulmine di Pegasus!, della Polvere di diamanti e dell’Urlo del drago (E se hai riso a questa frase, congratulazioni: hai superato i 40 e hai avuto un’infanzia meravigliosa. Per gli altri… mi dispiace 😄)

Arriva il giorno in cui ho incontrato Nadia dal vivo. La mia curiosità è in fibrillazione. Per giorni, una domanda mi è rimbalzata nella testa come una pallina da flipper durante la finale dei Mondiali:

Perché, con tutti i lavori che esistono al mondo, scegliere proprio la finanza agevolata? Tutta quella burocrazia. Montagne di carte da compilare. Normative da leggere, interpretare, decifrare…Sarà mica Enola Holmes? La sorella del celebre Sherlock, con un talento innato per le indagini impossibili?

Scopriamolo 😉

📍 Ci siamo! incontrate a Milano, insieme al suo socio Riccardo. La prima cosa che ho notato, appena ci siamo presentate, è stato constatare che il sorriso contagioso della foto, dal vivo è ancora più empatico, energico e rasserenante.

E quindi? Beh, direi che è  il momento perfetto per iniziare la consulenza 😊

Quando incontro un cliente, la prima cosa che faccio è ascoltare. Ho chiesto quindi a Nadia di raccontarmi la storia del suo percorso, il suo lungo viaggio che l’ha portato fino a me, oggi.

Con Nadia abbiamo scavato a fondo. Siamo tornate all’origine del suo progetto, abbiamo riscoperto il “perché” che l’ha spinta a fondare la sua impresa. Un percorso profondo, emozionante, coinvolgente.

Quello che amo di più di questo momento della consulenza è osservare quando l’imprenditore — che nella vita è sempre attore e regista della propria storia — si ferma, e per un attimo diventa spettatore.

E da lì, da quello sguardo esterno, rivede tutto: gli anni di sacrifici, le scelte difficili, le cadute, i cambiamenti, i traguardi raggiunti.

E tutto questo, rivisto da lontano, si trasforma: diventa un sorriso, un paio di occhi lucidi, la consapevolezza di aver costruito qualcosa di grande.

Si sente, si tocca con mano: c’è orgoglio, c’è gioia, c’è una soddisfazione profonda. Abbiamo riacceso insieme le parole che la rappresentano davvero. Ed è a quel punto che siamo arrivati al cuore della consulenza…

  • Chi è davvero Nadia nel suo mercato di riferimento?
  • Cosa fa di diverso dai suoi competitor?
  • Perché un cliente dovrebbe scegliere lei, nel vasto mondo della finanza agevolata?
  • E quali sono i valori che la spingono ogni giorno a fare questo lavoro con passione?

Quando inizio una consulenza, queste sono le domande che pongo. Domande potenti. Che spiazzano.

Certo, spiazzano. Perché quando si pensa ad una consulenza d’immagine, il primo pensiero va a una professionista che ti osserva e sceglie per te un outfit capace di valorizzare le tue forme, il colore della tua pelle, uno stile da indossare, un taglio e un colore di capelli “giusti”… il tutto senza farti nemmeno una domanda su chi sei, cosa provi, cosa è giusto o sbagliato per te.

Siamo stati abituati così:

il mondo dell’estetica raramente chiede, quasi mai ascolta. Il più delle volte, con un silenzio disarmante, ti indica l’unica via da seguire.

“Sai, è il colore dell’anno.” – “Eh ma adesso va di moda questo.” – “Se non indossi quello, sei out.”

Qualcuno ha mai chiesto davvero se quella è la strada che desideriamo percorrere?

E soprattutto:

è davvero quella la via che ci condurrà verso persone capaci di riconoscerci e che faranno al caso nostro? 😉

Spesso ci dimentichiamo che la vita quotidiana non è una passerella dove sfoggiare l’ultimo capo di tendenza o dimostrare la propria abilità nel creare lo stile più accattivante. Non è una sfilata dove il tuo unico ruolo è camminare in silenzio, sorridere davanti a un obiettivo, in attesa che quel tappeto rosso finisca.

La vita reale è un’altra cosa. È fatta di energie da trovare per affrontare scelte difficili, di appuntamenti di lavoro da incastrare con una vita personale che, a volte, comprende figli, partner, familiari da accudire… o semplicemente passioni da coltivare.

La vita quotidiana è fatta di relazioni umane, di strette di mano sincere, di problemi da risolvere, di tentativi di stare al passo con i tempi, con la tecnologia, con le trasformazioni storiche e sociali.

La vita quotidiana è fatta di domande fondamentali:

  • Chi sono io?
  • Cosa voglio portare nel mondo?
  • Come voglio farlo?
  • E con quali strumenti?

Se non ho chiarezza nelle risposte a queste domande, scegliere un outfit basandosi solo su criteri estetici — come la forma del corpo, il colore che valorizza l’incarnato o il giusto abbinamento di stile — porterà solo a metà dei risultati che si possono davvero ottenere con l’immagine.

E a noi, le cose fatte a metà non sono mai piaciute… vero? 😉

Torniamo a Nadia.

Ora vi svelo un segreto: sapete qual è la prima risposta che quasi tutti i professionisti mi danno quando chiedo: ‘Perché un cliente dovrebbe sceglierti?’

Eccola:

  • 👉 “Perché sono affidabile, competente, onesta, sicura di me.”

A quel punto, con il mio immancabile sorriso (di chi sa già dove vuole arrivare 😄), dico: “Immagina di entrare in un negozio per comprare una TV. Il commesso ti mostra due modelli, tu gli chiederesti mai: ‘Mi scusi, ma quando arrivo a casa… la TV si accende?’”

Ovvio che no. È scontato che funzioni. Perché se pago, mi aspetto che tutto sia in ordine.

🧠 Ecco, il nostro cervello fa lo stesso ragionamento anche con i professionisti. Se ti pago, è scontato che tu sia onesto, competente, affidabile sicuro di te… (Lo so cosa stai pensando: “Eh, magari fosse sempre così nella realtà…” Hai ragione. Ma questa è un’altra storia. Ne parleremo in un altro post. Promesso 😉)

Torniamo a Nadia.

📉 La sua prima risposta è bocciata. Ma non perché sbagliata. Semplicemente perché non basta per distinguersi.

Non possiamo far leva su aspettative scontate.

Quindi la guido attraverso un esercizio del mio metodo. Un viaggio dentro di sé, per riconnettersi al suo vero talento, quello che fa la differenza. E proprio lì… viene fuori qualcosa di meraviglioso.

🎬 Facciamo un passo indietro.

Nadia ha una laurea in economia, una mente brillante e anni di esperienza alle spalle. Ma non è questo a renderla diversa.

Durante l’esercizio del mio metodo, emerge un aspetto che mi colpisce profondamente: ✨ Nadia non si limita a “ottenere finanziamenti” su richiesta per le aziende. Il suo focus non è solo nei progetti che sceglie di seguire. Il focus di Nadia è intercettare, in ogni cliente, quel talento unico che spesso passa inosservato agli occhi degli altri, e trovare il finanziamento giusto per trasformarlo subito in azione concreta.

Nadia entra nei processi di lavoro dei suoi clienti come se fossero i propri. Li ascolta, li protegge, li difende. Li accompagna fino in fondo, senza mai lasciarli soli, fino a quando non trova la soluzione giusta.

È lì che capisco: Nadia è una visionaria concreta. Una di quelle rare persone capaci di muoversi tra i numeri e i sogni, tra le scadenze e il futuro dei suoi clienti. Per lei, ogni pratica non è solo “un bando”, è una scommessa sul cliente che innova, che cresce, che si distingue che non si arrende.

📍 Ed è proprio da questa analisi che emerge il vero talento di Nadia.

Quando le ho chiesto cosa la spingesse ogni giorno ad affrontare mari di carte, burocrazie infinite e leggi in continuo aggiornamento… lei non ha visto nulla di tutto ciò che il mio cervello collegava alla voce “Finanza Agevolata”.

Nadia mi ha raccontato altro.

Mi ha raccontato di quanto, ancora oggi, moltissimi imprenditori e imprenditrici si rivolgano alla finanza agevolata solo per una piccola parte dei progetti migliorativi che potrebbero realizzare.

Perché?

Perché spesso manca una visione d’insieme, o si naviga a vista, in un mare di incertezze.

🔍 Nadia mi ha confidato che molti dei suoi clienti hanno talenti pazzeschi… e non lo sanno.

Si focalizzano su un singolo prodotto o servizio, senza mai alzare lo sguardo, senza accorgersi di come affrontano il loro lavoro con una forza, una creatività e una dedizione straordinarie.

💡 E qui sta il suo vero superpotere:

Nadia ha una visione chiara, lucida e definita del potenziale e del talento dei suoi clienti. E grazie a questa visione — unita alle sue competenze — non si limita ad accompagnare il cliente in un percorso burocratico, lei: sfida, stimola, provoca un cambiamento reale nella visione a lungo termine del cliente.

🎯 La vera forza di Nadia è questa:

saper sempre scegliere il momento giusto per usare forza ed energie.

E quando lo fa, il cambiamento diventa inevitabile.

Il mantra di NADIA è:

“SFIDO LE STRATEGIE E PROVOCO IL CAMBIAMENTO PERCHE’ HO UNA VISIONE CHIARA DEL TALENTO DELL’IMPRENDITORE”

E quindi, che fare? La risposta era chiara:

rendere l’immagine di Nadia pienamente COERENTE con la sua visione, con la determinazione che mette nel suo lavoro e con quella sensazione di solarità, tranquillità e benessere che il suo sorriso comunica naturalmente.

Il mio consiglio? Trasformare il suo look total black in uno stile che la rappresentasse al 100% nella sua luce e sicurezza.

Via libera a colori chiari e caldi, a tessuti delicati e pregiati, in perfetta sintonia con la qualità e l’attenzione che ogni giorno riserva ai suoi clienti.

Ed ecco il risultato

Tutto questo pero’ non basta, Nadia ha carattere, forza, determinazione, grinta tipica dello stile TOMBOY

Gli abiti da Tomboy sono semplici ma eleganti, basici ma di grande impatto, capaci da soli di ricreare quell’allure andro-chic tanto osannata in passerella. Katharine Hepburn, Marlene Dietrich e Diane Keaton sono alcune delle dive che hanno saputo dimostrare come una donna può essere elegante e sensuale anche indossando uno smoking.

La giornalista Lizzie Garrett Mettle descrive lo stile Tomboy così:

«Questo look va al di là della semplice idea di prendere in prestito vestiti maschili: chi lo sceglie condivide un intrigo invisibile coltivando la fiducia in se stessa, la ribellione e l’inestinguibile voglia di avventura.

Lo Stile Tomboy è uno stile intellettuale e sofisticato nato per rompere le regole.

Alcuni riferimenti chiave:

  • Coco Chanel è una pioniera di questo stile: pantaloni ampi, giacche dal taglio maschile, rigore e libertà.
  • Diane Keaton negli anni ’70 ha reso iconico l’uso di cravatte, blazer e cappelli in chiave glamour.

🧠 COSA DICE LA PSICOLOGIA DELL’IMMAGINE

Dal punto di vista psicologico, lo stile tomboy femminile può comunicare:

Autonomia e leadership: l’allontanamento dai codici estetici convenzionali trasmette una personalità decisa e fuori dagli schemi.

Rifiuto delle etichette: spesso adottato da donne che non vogliono essere definite da un’immagine “decorativa”.

Comfort identitario: alcune persone si sentono più autentiche in capi che non enfatizzano il corpo, ma che mettono in risalto postura, gesto e movimento.

💬 In sintesi

Il tomboy è uno stile perfetto per donne che vogliono raccontare la propria identità con sobrietà e sicurezza. Non è un rifiuto della femminilità, ma una sua redefinizione: meno basata sull’apparenza, più orientata al contenuto, alla forza interiore e alla libertà di scelta.

Il tomboy moderno è curato, essenziale e punta su tagli sartoriali, toni neutri, e materiali nobili.

E così abbiamo definito lo stile di NADIA, uno stile che rappresenta in modo autentico e coerente  la sua personalita’ e identita’

Ecco qui il PRIMA

e il DOPO  

E il nero, che fine ha fatto?
Beh, resta sempre un ottimo sfondo… per far risaltare ogni professionista di valore. 😉

Oggi la sua comunicazione è diversa: parla come lei, arriva dritta, trasmette autorevolezza senza perdere autenticità.

E le persone lo sentono.

📌 Perché vi racconto questo?

Perché l’immagine strategica non è solo estetica. È essenza resa visibile.

E ogni sito, ogni profilo, ogni post dovrebbe essere un riflesso fedele di chi sei, non una maschera neutra.

Se la tua immagine ed il tuo sito non parlano di te — davvero — stai solo occupando spazio online.

Comunicare con chiarezza e identità può cambiare tutto.

Alla prossima storia e se vuoi una consulenza personalizzata come quella di NADIA

contattami al numero +39 340-6810770 o tramite il sito: https://www.soniatamai.com

Con affetto

Sonia

Be Precious

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